The Blacklist – Recensione 1×16 – Mako Tanida

Dopo che nella scorsa puntata eravamo rimasti con il fiato sospeso per quanto riguarda la vera identità di Tom, abbiamo dovuto aspettare due settimane per il verdetto. Che non è ancora arrivato, ma che, tutto sommato, va anche bene così.

L’episodio si apre comunque con la caccia al criminale di turno, oggi Mako Tanida (devo indagare su chi fa i casting per questo show: dopo Matthew Rauch, è la volta di Hoon Lee come guest star, entrambi facenti parte del cast di Banshee); questo giapponese, appena fuggito dal carcere, cerca vendetta contro i “collateral damage” causati dalla task force dell’FBI mentre davano la caccia a Reddington. A far parte di questa task force, tra gli altri, c’era anche Donald Ressler che viene preso di mira come gli altri colleghi. Questo porta Cooper a mettere sotto protezione Ressler che però decide di fuggire con Audrey, la fidanzata. Durante la fuga, Tanida li intercetta e riesce ad uccidere Audrey. Le conseguenze sono ovvie: Ressler distrutto ed al tempo stesso arrabbiato e con in testa solo il desiderio di vendetta rintraccia dove si nasconde Tanida grazie a Reddington e, con l’altro collega sopravvissuto, Bobby, cattura Tanida. Don capisce però che Bobby è a capo delle operazioni criminali gestite da Tanida prima di finire in carcere: l’agente corrotto spara a Tanida e nella foga hanno un incidente. Bobby scappa e Ressler lo insegue e vuole vendicarsi, però deve essere Bobby ad uccidersi.IMG_0239 Nel frattempo, Lizzie e l’unità dell’FBI capisce l’inganno dell’ex collega di Ressler e riescono a rintracciarli e a far desistere questi dall’uccidere l’agente, che però poi si suicida come Ressler gli aveva consigliato di fare.
Mentre l’FBI è alle prese con questo caso particolarmente impegnativo e coinvolgente per i nostri protagonisti, Reddington continua ad indagare su Joline grazie al tipo losco col cappello da cowboy conosciuto nell’episodio 15. E’ chiaro che Joline fa parte della stessa misteriosa unità (chiamiamola così, per il momento) di cui fa parte anche Tom ed è stata mandata da lui per verificare il suo operato. Red è deciso: vuole parlare con la ragazza. Ordina quindi al cowboy di portargliela ma fallisce: il cowboy viene catturato ed ucciso da Tom, subito dopo che questi ha ucciso Joline.
Reddington si commuove guardando il Lago dei Cigni, tutto da solo, il 22.
Ressler scopre che Audrey era incinta; subito dopo riceve come regalo da Reddington la testa di Mako Tanida che era riuscito a fuggire.
Lizzie è sollevata che Joline si sia “trasferita” altrove.
Tom torna a casa e si fa la doccia con Lizzie come se niente fosse.

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Finisce così questo episodio molto bello ed accattivante. Davvero ben gestito e costruito e privo, o quasi, di americanate. Bello vedere, anche se suo malgrado, ovviamente, Ressler così coinvolto. Il suo odiato nemico Reddington, anche se involontariamente, lo aveva aiutato a ritrovare Audrey; ora gli chiede aiuto più volte per rintracciare Tanida e Reddington si comporta quasi come un “padre”, dicendogli di tornare a casa e di lasciar stare la vendetta; quando vede, però, che Donald non è dello stesso avviso, non esita ad aiutarlo. La testa di Tanida in una cassa è il personale regalo di Red. Sicuramente il rapporto tra i due subirà una svolta.

The_Blacklist_-_Episode_1.16_-_Mako_Tanida_-_Promotional_Photos_(4)_595_slogoReddington durante l’episodio, oltre a voler vedere in scena il balletto il 22 del mese e ad insistere molto al riguardo, aiuta Ressler, aiuta Lizzie ed indaga su Joline e Tom. La scena finale merita un plauso: teatro vuoto, soltanto Reddington in platea, un forte controluce, la Danza dei Cigni in sottofondo, la voce di Reddington che legge la lettera di Ressler. Da brividi, direi. Il significato è ancora tutto da scoprire e questa scena, così costruita, mette sicuramente curiosità.

Poca Lizzie e, mi spiace dirlo, ma meglio così. Come lo scorso episodio, i suoi interventi sono stati piccoli ma d’effetto. E’ la protagonista e non si dovrebbe dire, ma se fosse così ad ogni episodio sarebbe magnifico. Molto più interessante di lei è Tom, e Joline, di conseguenza. Ad inizio episodio, Joline capita a casa di Tom che comunque riesce a gestire l’ambigua situazione (Lizzie sei una profiler… un qualche dubbio o sospetto sul loro atteggiamento no?!). Dopo questo simpatico accaduto, iniziamo a scoprire qualcosina in più sul maritino di Liz: Tom lavora per una qualche “Unità” situata a Berlino che ha mandato Joline perché ci sono dubbi sull’efficacia dell’operazione in corso di Tom. Operazione che riguarda Reddington, per quel poco che se ne può capire; infatti Tom ricorda a Joline di essersi ritrovato faccia a faccia con Red e che avrebbe potuto sparargli ma Joline gli ricorda che quella non è la sua missione.

Non ne capiamo molto di più su Tom e su quale sia la prossima mossa di Red e cosa gli passa per la testa. Ma questo è lo stile The Blacklist, che apre molte strade ma dirada la nebbia che le circonda soltanto a poco a poco. Ed è questa una delle caratteristiche che contraddistingue questa serie e che ci spinge a guardarla fino alla fine. Davvero un bell’episodio.

Voto: 8

Per tutte le news sulla serie ed i suoi protagonisti, passate sulla pagina The Blacklist Italia. Vi lascio con il promo e con l’appuntamento alla prossima recensione!

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